Leggende nella musica: il violino

Com’è nato il violino?

di Carolina Carpentieri

C’erano una volta un povero uomo e una donna. Non avevano figli. Un giorno la donna andò nel bosco ed incontrò una vecchia che le disse: «Va’ e spacca in due una grande zucca, versaci dentro mezzo litro di latte e bevilo. Avrai un figlio maschio che crescerà grande e ricco.»

Dopo queste parole la vecchia scomparve e la povera donna andò a casa e fece esattamente quello che la vecchia le aveva detto. Nove mesi dopo partorì un bel maschietto. Ma la felicità della donna non durò a lungo perché si ammalò e presto morì.

Il ragazzo aveva solo vent’anni. «Cosa faccio qui solo soletto?» pensò «È meglio se me ne vado in giro per il grande mondo a cercare fortuna.» Si mise in cammino, di villaggio in villaggio, da una città all’altra, ma da nessuna parte trovò fortuna.

Un giorno arrivò in una città dove viveva un Re molto ricco. Questo Re aveva una bellissima figlia che voleva dare in moglie solo a colui che avesse fatto una cosa mai vista prima al mondo. Molti uomini avevano già provato, ma nessuno era riuscito a creare o a scoprire qualcosa che non si fosse già visto prima. Non appena udito ciò, il giovanotto andò dal Re e disse: «Io vorrei la mano di tua figlia. Dimmi allora cosa devo fare

Il Re andò in collera per tanta audacia e disse: «Mi domandi cosa devi fare? Ma sai già che soltanto colui che farà una cosa che non si è mai vista prima al mondo potrà avere la mano di mia figlia. Visto che hai fatto una domanda così stupida, ti metterò in galera fino alla fine dei tuoi giorni.» E i servi chiusero il giovanotto in un carcere buio e freddo.

Non appena la porta si chiuse, in cella si fece all’improvviso una grande luce e apparve Mantuya, la regina delle fate. «Non essere triste» disse la fata «ti prometto che avrai la mano della figlia del Re. Eccoti qua una piccola cassa di legno e un bastoncino. Ora mi dovrei strappare dei capelli dalla testa e stenderli sulla cassa e sul bastoncino

Il giovanotto fece come aveva detto la fata e quando fu pronto, lei gli disse: «La cassa diventerà un violino e renderà allegra o triste la gente secondo come tu vuoi.» Poi compresse la cassa e ci rise dentro. Vi fece cadere qualche lacrima e disse: «Passa ora il bastoncino sui capelli della cassa.» Il giovanotto fece come ordinatogli e dalla cassa si udirono dei canti che ora stringevano il cuore, ora lo rendevano allegro.

Quando Mintuya scomparve, il giovanotto chiamò i servi e si fece portare dal Re. «Ora, Maestà, ascolta e guarda quello che ti ho portato.» E cominciò a suonare. Il Re, al settimo cielo dalla gioia, gli dette la mano della sua bellissima figlia e vissero felici e contenti a lungo. Così, proprio così, apparve il violino nel mondo.

E tu, conosci un’altra storia legata alla nascita del violino? Contattaci. Ci farà piacere conoscerla e accoglierti in SCISAR.